Ispezioni francobolli
L’indagine strumentale e la perizia sull’integrità dei francobolli può essere effettuata in maniera comparata sia sul campo del visibile che nella banda infrarossa. Prevede tre passaggi.
Lo studio del dott. Finotti Dante possiede una collezione di francobolli quasi completa originali - del Regno d’Italia - dal 1861 al 1981 - utile per la comparazione e stima dell’integrità e dell’originalità del francobollo da esaminare.
Primo esame L’esame dei francobolli con luce radente è particolarmente importante. Permette di osservare il livello di logorio della carta su cui è stato impresso l’inchiostro per l’annullo, il “texture” o la trama o dell’inchiostro, il livello qualitativo dei profili delle forme del timbro, le caratteristiche qualitative dell’omogeneità/disomogeneità della distribuzione dell’inchiostro sulla carta, la morfologia e le peculiarità della forma del timbro e le dentellature e altro. Questa tipologia d’illuminazione consente di evidenziare eventuali anomalie e singolarità presenti nella carta e del rapporto carta-inchiostro, abrasioni sulla carta, tracce di agenti chimici, anomalie nella stampigliatura, le modalità distributive dell’inchiostro all’interno del supporto cartaceo, le sue modalità di espansione ed accumulo nella carta e nelle fibre cartacee, per direzione, concentrazione del liquido per annullo, nonché, esaltare eventuali differenze sulla scala di grigi tra inchiostri che ad occhio nudo o a forte ingrandimento si possono anche non vedere ma che, con la forte illuminazione indotta per trasparenza possono essere apprezzate ed esaminate, in quanto esacerbate dalla particolare fonte illuminazione. Terzo esame L’ispezione all’infrarosso, serve a vedere gli effetti ed i cambiamenti dell’inchiostro in luminescenza.
A seconda della pigmentazione e della composizione chimica degli inchiostri, questi scompaiono alla visione in luminescenza a seconda del taglio dei filtri sulla gamma delle lunghezze d’onda predisposte (che va dai 685 nm ai 1100 nm), rilievo che consente diverse inferenze sulla loro natura. L’esame consente di rilevare per esempio, se l’inchiostro impiegato per l’annullo proviene da un unico tipo d’inchiostro che appare comunque sempre nero nel campo visibile, ma che può scomparire in luminescenza a seconda del taglio del filtri impiegati o se, sempre per esempio, l’inchiostro non scompare su lunghezze d’onda inappropriate per la tipologia dell’inchiostro in uso per quel tipo di timbro o per l’epoca o rispetto ai campioni di raffronto.
Le ispezioni strumentali sopraesposte sui francobolli prevedono ispezioni con diverse tipologie di fonti d’illuminazione e l’uso di sistemi d’ingrandimenti in grado di mantenere alta la risoluzione senza perdere qualità dell’immagine ed ovviamente possono risultare molto interessanti, ma va precisato che, le eventuali inferenze in riferimento alla loro genuinità sono possibili solo se sono disponibili francobolli omologhi o del periodo certamente autentici da utilizzare quale raffronto.
Lo studio del dott. Finotti Dante possiede una collezione di francobolli quasi completa originali - del Regno d’Italia - dal 1861 al 1981 - utile per la comparazione e stima dell’integrità e dell’originalità del francobollo da esaminare.
Primo esame L’esame dei francobolli con luce radente è particolarmente importante. Permette di osservare il livello di logorio della carta su cui è stato impresso l’inchiostro per l’annullo, il “texture” o la trama o dell’inchiostro, il livello qualitativo dei profili delle forme del timbro, le caratteristiche qualitative dell’omogeneità/disomogeneità della distribuzione dell’inchiostro sulla carta, la morfologia e le peculiarità della forma del timbro e le dentellature e altro. Questa tipologia d’illuminazione consente di evidenziare eventuali anomalie e singolarità presenti nella carta e del rapporto carta-inchiostro, abrasioni sulla carta, tracce di agenti chimici, anomalie nella stampigliatura, le modalità distributive dell’inchiostro all’interno del supporto cartaceo, le sue modalità di espansione ed accumulo nella carta e nelle fibre cartacee, per direzione, concentrazione del liquido per annullo, nonché, esaltare eventuali differenze sulla scala di grigi tra inchiostri che ad occhio nudo o a forte ingrandimento si possono anche non vedere ma che, con la forte illuminazione indotta per trasparenza possono essere apprezzate ed esaminate, in quanto esacerbate dalla particolare fonte illuminazione. Terzo esame L’ispezione all’infrarosso, serve a vedere gli effetti ed i cambiamenti dell’inchiostro in luminescenza.
A seconda della pigmentazione e della composizione chimica degli inchiostri, questi scompaiono alla visione in luminescenza a seconda del taglio dei filtri sulla gamma delle lunghezze d’onda predisposte (che va dai 685 nm ai 1100 nm), rilievo che consente diverse inferenze sulla loro natura. L’esame consente di rilevare per esempio, se l’inchiostro impiegato per l’annullo proviene da un unico tipo d’inchiostro che appare comunque sempre nero nel campo visibile, ma che può scomparire in luminescenza a seconda del taglio del filtri impiegati o se, sempre per esempio, l’inchiostro non scompare su lunghezze d’onda inappropriate per la tipologia dell’inchiostro in uso per quel tipo di timbro o per l’epoca o rispetto ai campioni di raffronto.
Le ispezioni strumentali sopraesposte sui francobolli prevedono ispezioni con diverse tipologie di fonti d’illuminazione e l’uso di sistemi d’ingrandimenti in grado di mantenere alta la risoluzione senza perdere qualità dell’immagine ed ovviamente possono risultare molto interessanti, ma va precisato che, le eventuali inferenze in riferimento alla loro genuinità sono possibili solo se sono disponibili francobolli omologhi o del periodo certamente autentici da utilizzare quale raffronto.
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